Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/92

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I Nibelunghi 21

80Soggiunse ancora. Ma se tu con prodi
In quella terra cavalcar presumi,
Se alleati abbiam noi, questi ben tosto
Qui ne verranno. — In mio pensier tal cosa
Già non è, rispondea Sifrido allora,
85Che per far guerra seguanmi sul Reno
(Ciò mi saria dolor) li miei gagliardi,
Per ch’io la donna illustre al voler mio
Costringa e pieghi. La mia destra sola
Conquistarla dovrà. Ma dodicesmo
90Fra’ miei compagni scenderò alla terra
Là di Gunthero, e tu mi porgi aita,
Diletto padre Sigemundo. — Allora
Vesti grigie e dipinte a’ suoi guerrieri
Fûr date in copia. Ma cotal novella
95Anche la madre Sigelinde apprese.
Incominciò pel figlio suo diletto
A dolersi, chè perderlo temea
Di Gunthèr per la gente. Oh! la regina
Inclita e illustre cominciò un gran pianto!
     100Prence Sifrido là ’ve ancor potea
Vederla, andava, e a quella madre sua