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550 I Nibelunghi

Hàgene amico, se di voi son elli
95Nemici avversi? E consigliar vogl’io
Questo a voi che però con maggior cura
Vostra persona e vostro onor guardiate;
E ciò buono mi sembra. E di riottosa
Anima ei sono inver, s’io bene intendo!
100Anche d’essi qualcun reca sì vasto
Petto, che qual difenderà sè stesso
In tempo ciò farà. Credo che sotto
Ei portino a le vesti usberghi fulgidi;
Ma ciò ch’ei vônno per cotesto, dire
105A nessuno io saprei. — Con iraconda
Anima disse allora Hàgene ardito:
     Io ben conosco che per me si fece
Tutto cotesto, ond’ei l’armi lucenti
Si portino fra mano. Eppure, ancora,
110Dopo ciò, ben potrei tornarmi a quella
De’ Burgundi contrada in cavalcando.
Ora ditemi voi, Volkero amico,
Se al fianco mio starete ove la pugna
Voglian con meco di Kriemhilde gli uomini,
115Per quant’io vi son caro, e voi cotesto