Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/259

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618 I Nibelunghi

     E pace e tregua, Giselhèr rispose
Della burgundia terra, a voi sian note
Da parte nostra, poi che siete voi
275Fermi in la vostra fè coi vostri prodi.
Di qui pertanto con gli amici vostri
V’è dato uscir senza corruccio e offesa.
     Prence Rüedgèr come sgombrò la sala,
Cinquecento, anche più, fra gli altri tutti
280Lui seguitâr, fra quei di Bechelara,
Amici suoi, guerrieri suoi. Gran danno
S’ebbe da questi poi prence Gunthero.
     Or poichè tal degli Unni uscir vedea
Ètzel presso a Dietrico, ei di cotesto
285Anche volle goder.1 Ma gli diè colpo
Il menestrello, che ne giacque il capo
Ratto a piè d’Ètzel prence. Oh! come uscìa
Da quella casa l’ospite signore
Di quella terra, a dietro ei si voltava

  1. Un guerriero degli Unni, vedendo uscire Etzel, voleva approfittare di questa occasione per uscire con Etzel e involarsi alla strage.