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Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/265

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624 I Nibelunghi

Gli Unni in battaglia, altre ferite ancora
15Assestar vogliam noi, quali gran bene
Fannomi in verità. — Ferma speranza,
Giselhero soggiunse, ho di cotesto.
     Oh! me beato per cotal signore,
Hàgen dicea. Fuor che a guerrier valente,
20Ad altri non s’addice esto consiglio,
Quale oggi porse a noi il giovinetto
Nostro signore. Tutti lieti voi
Essere ne dovete, o di Borgogna!
     E seguìan quel consiglio e per le porte
25Settemila gittavano di dentro
Morti guerrieri. Giù cadeano i morti
Dai gradini dell’aula, e da’ congiunti
Si levò degli estinti alto clamore
D’angoscia e di dolor. Qualcuno v’era
30Di leggiera ferita, e se con dolce
Cura qualcun l’avesse in guardia preso,
Risanato ei sarìa; ma sì fu d’uopo
Ch’egli morisse per l’alta caduta.
Gli amici suoi lo piansero, e di questo
35Grave rancura li prendeva. Disse