Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/348

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I Nibelunghi 707

Dovean cader nel sangue per le spade;
295Così gli eroi valenti e ardimentosi
Vendicavan Rüedgero. Anche pugnava
Sigestàp duce come a lui quel suo
Valor guerriero consigliava. Oh! quanti
Buoni caschi ei fendea ne la battaglia
300A’ suoi nemici, ei figlio di Dietrico
A una sirocchia! Non avea più mai
Miglior opra compiuta in altri assalti.
     Ma Volkero gagliardo allor che vide
Che Sigestàp ardimentoso un rio
305Scorrer di sangue dalle forti maglie
Facea col ferro, ebbe di ciò disdegno,
Ei prode, e tosto a lui balzò di contro.
Ebbe allor Sigestàp la vita sua
D’un sol tratto perduta innanzi a quello
310Di giga suonator, chè incominciava
A dargli saggio di quell’arte sua
Di tal guisa costui, che morto innanzi
Ei ne giacque alla spada. Ecco! vendetta,
In quella guisa che il vigor gli dava,
315Ne fe’ Hildebrando antico. Oh! il dolce mio