Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/44

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I Nibelunghi 403

Da occhi lucenti lagrime di pianto!
Eppure, ella vivea per quella molta
835Gioia ch’ebbesi poi d’Ètzel al fianco.
     Prence Gislhero, anche Gernòt, venièno
Con lor compagni. Cortesia cotesto
Loro indicea. La sirocchia diletta
Vollero accompagnar; menaron seco
840I lor gagliardi, mille valorosi.
Anche sen venne Gere ardito; ancora
Ortwin, Rumòldo, mastro alle cucine,
Dovean irne colà. Fino al Danubio
Fean lor dimora ne la notte, e solo
845Non più di poco fuor de la cittade
Gunthero cavalcò. Pria che dal Reno
Andasser quelli, innanzi elli invïavano
Lor messaggieri degli Unni alla terra,
Quali al sire dicean che per sua sposa
850La nobile regina, inclita, ormai
Conquistata gli avea prence Rüedgero.