Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/47

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406 I Nibelunghi

Quando mai tu di me ti avra’ bisogno,
15Se alcuna cosa avvenga, e tu cotesto
Rendimi noto. Al tuo servigio, in quella
D’Ètzel contrada, sì verrò. — Congiunti
Quanti erano di lei, lei nella bocca
Baciarono, e in quell’ora, oh! quanti vidersi
20Amorosi commiati! e si prendeano
Di Rüedgero margravio dalla gente.
Ma la regina molte adorne e belle
Giovinette menava, e cento e quattro
Ell’erano e ricchissime lor vesti
25Portavano, di drappi artificiosa-
mente dipinti e di gran prezzo. Molti
Ampi scudi recava altri, alle donne
Vicino, per la via. Ma, da quel loco,
A dietro si tornâr de’ cavalieri
30D’inclita stirpe molti assai, e quelli
Di là ratto partìan giù per la terra
De’ Bavari; e si disser le novelle,
E là corsero molti, ospiti ignoti,
Là ’ve ora sorge un monastero, dove
35L’Inn si cala in Danubio in sua corrente.