Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/54

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I Nibelunghi 413

A le donne fu ingiunto, ed era allora
155A mezzo il corso il dì; nè lungamente
Là si restò la nobil compagnia,
Ma venìan tosto là ’ve tende assai
Trovaron ampie. Agli ospiti famosi
Molti e grandi servigi erano presti.
     160La notte in fino al dì, di gran mattino,
Avean riposo, e quei di Bechelara
Intanto s’apprestâr di qual mai guisa
Cotanti ospiti illustri elli doveano
In alloggi appostar. Ma già Rüedgero,
165Perchè di nulla avesser mancamento,
Data cura si avea. Starsi fûr viste
Là su le mura le finestre aperte,
Di Bechelara schiuso era il castello,
E gli ospiti, che assai vedea la gente
170Volentieri, v’entrâr. L’ospite sire,
Nobile assai, fe’ cenno che ogni agio
Si procacciasse a lor. Con le sue ancelle
Là di Rüedgero discendea la figlia,
Là ’ve con molto amore ella accogliea
175La regina, e di lei v’era la madre,

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