Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/65

Da Wikisource.
424 I Nibelunghi

Del sire, e a lui per ch’ella desse un bacio,
Anche a Gibeche re, fe’ cenno allora
Rüedgèr, margravio illustre. E là si stava
95Prence Dietrico ancor. Dodici eroi
Così baciò d’Ètzel la donna, e gli altri,
Ed eran molti cavalieri, accolse
Con un saluto. Intanto che si stava
Ètzel appo Kriemhilde, i giovinetti
100Fean ciò che ancor la gente fa. Fûr visti
Molti scontri eseguir, fieri, con l’aste,
Su’ lor cavalli, e fean gli eroi cotesto,
Quei di Cristo e i pagani anche, conforme
A lor costumi. Di Dietrico i prodi
105Sovra gli scudi, oh! di qual guisa mai
Cavalleresca fean volar lor aste
Con i tronconi, da la man di arditi
Cavalieri sospinte! A molti scudi
Per gli ospiti tedeschi a parte a parte
110Andaro i lembi trapassati. Un alto
Fragor s’udì pel rompersi dell’aste,
E là, da quella terra, i valorosi
Tutti s’erano accolti, anche del sire