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I Nibelunghi 429

     Or, senza ciò, pensava la regina
Ai dì ch’ella abitò là presso al Reno
Col suo nobile sposo, e gli occhi suoi
205Faceansi molli. Ma di ciò teneva
Alto secreto, per che mai nessuno
Ciò potesse veder. Ben grandi onori,
Dopo tanto suo duolo, altri le rese!
     Ciò che altri fece per amor, leggiera
210Cosa parea, sì come un’aura è lieve,
Per ciò che fea Dietrico. E fu da lui
Sparso all’intorno quanto gli ebbe dato
Di Botelungo il figlio.1 Anche la mano
Del buon Rüedgero meraviglie assai
215Operò allora. Di vuotar fe’ cenno
Dell’argento e dell’or Bloedelin, sire
Dell’ungarica terra, assai forzieri,
E tutto ciò là si donò per lui,
E fûr visti davver con molti gioia
220Viver del re i gagliardi. Anche del sire
I musici, Wärbèl e Swemmelino,

  1. Etzel.
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