Pagina:I colloqui.djvu/156

Da Wikisource.
146 In casa del sopravissuto

Mah! Come l’io trascorso è buffo e pazzo!
Mah!...» - «Che sospiri amari! Che rammenti?»
15«Penso, mammina, che avrò tosto venti
cinqu’anni! Invecchio! E ancora mi sollazzo
coi versi! È tempo d’essere il ragazzo
18più serio, che vagheggiano i parenti.

Dilegua il sogno d’arte che m’accese;
risano a poco a poco, anche di questo!
21Lungi dai letterati che detesto,
tra saggie cure e temperate spese,
sia la mia vita piccola e borghese:
24c’è in me la stoffa del borghese onesto....

Sogghigna un po’! Ricolloca sul pianoforte
il ritratto «.... Quest’effigie! Mia?...
27E fissa a lungo la fotografia
di quel sè stesso già così lontano.
«Un po’ malato.... frivolo.... mondano....
30Sì, mi ricordo.... Che malinconia!...»