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80 | i precursori di c. lombroso |
noi che sappiamo ora come il D. P. ritenesse il delinquente non solo un prodotto della costituzione organica, ma delle condizioni etnografiche e dell’educazione, possiamo ritenere che questo in parte sia equivalente a far profilassi e della terapia del delitto con quei criteri positivi, che ancor oggi da tanta parte del mondo politico e giuridico non vengono accettati per amor dell’antico.
Accennerò ad alcuni fra i più importanti capitoli di questo libro VI: “Come gli iracondi divengono mansueti„. “L’ira è una grandissima infermità dell’anima, onde con ogni diligenza si dovria attendere a curarla, e che gli irascenti diventassero piacevoli e mansueti. Debbono fuggire gli iracondi d’abitar luoghi caldi in meno star al sole. Vedesi ancora questa verità che nell’estate e nella primavera gli uomini sono più collerici. Platone vietò il vino acciò quel natìo loro colore non fosse più accresciuto con il vino e fossero divenuti pazzi e precipitosi„. Ecco in poche parole accennato all’influenza eziologica sul delitto del suolo, delle stagioni e dell’alcoolismo. “Gli abitatori dei luoghi marittimi sono ladri, dice Strabone, ragionando di Corsica e Sardegna, per essere i luoghi loro sassosi, secchi e ventosi, lasciano di coltivar la terra per andar rubando„. Quando parla del “come gli innamorati possino lasciar d’amare„ fa della profilassi per i reati sessuali e si rileva acuto psicologo. “È l’amor un soverchio desiderio di anima, ovvero un assiduo pensiero che