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g.b. della porta e g. grataroli | 87 |
che precorse di due secoli la scoperta di Newton sulla gravitazione universale, la spiegazione che il Grataroli diede sulla causa del flusso e riflusso del mare, problema contro il quale si spuntò l’acuta e serrata logica di Galileo. Egli lo spiegava col dire “che il moto periodico della luna ha grande predominio sopra i corpi fluidi... e accade che la luna ha bensì certa influenza sull’Oceano, ma non sui piccoli laghi e sui mari di poco estesa superficie„.
Ebbe nel 1555 in Londra a stampare una Pestis descriptio, causae, signa, etc., ed in inglese venne tradotta l’altra sua opera, in cui vi è un tentativo di esperimento: De litteratorum conservanda valetudine. S’occupò pure del Regimen omnium iter agentium, edita nel 1571 a Colonia. Ricercato da Corrado Gesner, il Plinio tedesco, di notizie sulle Terme della Bergamasca, egli raccolse quanto sull’argomento era stato fatto, aggiungendovi molte sue particolari osservazioni. Innumerevoli poi furono le traduzioni e i commentari sopra svariatissimi argomenti, anche filosofici.
Fu insomma uomo di vasta coltura, di forte ingegno e d’animo generoso. Sulla sua tomba la pietà della moglie fece porre la seguente iscrizione:
“Guglielmo Gratarolo, Bergomensi | Artium ac medicinae doctori medicique | filio | in medicorum basiliensum collegium | cooptato | ob religionem exuli | coniugi carissimo | Barbara Nicosia f.c. | obiit aetatis suae anno LII | Christi | MDLVIII die XVI aprilis„.