Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/168

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“Parlo così, perchè la cosa mi par troppo bella. Sono nelle vostre mani; vi considero come se mi foste la madre da vero.”

Queste parole fecero svanire il cruccio istantaneo d’Agnese, e dimenticare un proponimento, che per verità non era stato che di parole.

“Ma perchè dunque, mamma,” disse con quel suo contegno sommesso Lucia, “perchè questa cosa non è venuta in mente al padre Cristoforo?”

“In mente?” rispose Agnese: “pensa se non gli sarà venuta in mente! Ma non ne avrà voluto parlare.”

“Perchè?” dimandarono ad un tratto i due giovani.

“Perchè..... perchè, quando lo volete sapere, i religiosi dicono che veramente è cosa che non istà bene.”

“Come può essere che non istia bene, e che sia ben fatta, quando è fatta?” disse Renzo.

“Che volete che vi dica io?” rispose Agnese. “La legge l’hanno fatta gli altri, come è piaciuto loro; e noi poverelli non possiamo capir tutto. E poi quante cose..... Ecco; gli è come lasciare andare un pugno a un cristiano. Non istà bene; ma dato