Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/196

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“Che?”

“Che il padre..... il padre...... che so io? quel frate in somma vi ha convertito.”

“La è veramente una pensata delle vostre.”

“Convertito, cugino; convertito, vi dico. Io per me ne godo. Sapete che sarà un bello spettacolo vedervi tutto compunto e cogli occhi bassi! E che gloria per quel padre! Come sarà tornato a casa pettoruto! Non son mica pesci che si piglino ogni giorno, nè con ogni rete. Siate certo che vi porterà per esempio; e quando andrà a far qualche missione un po' lontano, parlerà dei fatti vostri. Mi par di sentirlo.” E qui parlando nel naso, e accompagnando le parole con gesti caricati continuò in tuono di predica: “in una parte di questo mondo, che per degni rispetti non nomino, viveva, uditori carissimi, e vive tuttavia un cavaliere scapestrato, amico più delle femmine, che degli uomini dabbene, il quale avvezzo a far d'ogni erba fascio, aveva posto gli occhi....

“Basta, basta,” interruppe don Rodrigo mezzo sogghignando, e mezzo annoiato.”Se volete raddoppiar la scommessa, io sono pronto anch'io.”