Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/199

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“Spavento.... capisco.... è inevitabile. Ma non le si torca un capello; e sopra tutto le si porti rispetto in ogni maniera. Hai inteso?”

“Signore, non si può levare un fiore dalla pianta, e portarlo a vossignoria, senza trassinarlo nulla nulla. Ma non si farà che il puro necessario.”

“Sotto la tua sicurtà. E.... come farai?”

“Ci stava pensando, signore. Siam fortunati che la casa è in capo del paese. Abbiam bisogno d’un luogo per andarci a posare: e appunto v’è poco discosto di là quel casolare disabitato in mezzo ai campi; quella casa.... vossignoria non saprà niente di queste cose.... una casa che è bruciata pochi anni sono, e non hanno avuto danari da rassettarla, e l’hanno abbandonata, e ora vi vanno le streghe: ma non è sabato, e me ne rido. Questi villani che son pieni d’ubbie, non vi bazzicherebbero in nessuna notte della settimana, per un tesoro: sicchè possiamo andarci a porre colà sicuramente, che nessuno verrà certo a guastare i fatti nostri.”

“Va bene? e poi?”

Qui il Griso a proporre, don Rodrigo a discutere, finchè d’accordo ebbero concertato