Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/95

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portando un abito più stranamente diverso dal comune, facendo più aperta professione di umiliazioni, si esponevano più da vicino alla venerazione ed al vilipendio che queste cose possono attirare dai diversi umori e dal diverso pensare degli uomini.

Partito fra Galdino, “tutte quelle noci!” sclamò Agnese, “in quest’anno!”

“Mamma, perdonatemi” rispose Lucia; “ma se avessimo fatta una elemosina come gli altri, fra Galdino avrebbe dovuto girare ancora Dio sa quanto, prima di avere la bisaccia piena; Dio sa quando sarebbe tornato al convento; e colle ciarle che avrebbe fatte e sentite, Dio sa se gli sarebbe rimasto in mente.....

“Mo, hai pensato bene; e poi poi è tutta carità che porta sempre buon frutto,” disse Agnese, la quale coi suoi difettucci era una buona donna, e si sarebbe, come si dice, sparata per quella unica figlia, in cui aveva riposta tutta la sua compiacenza.

In questa giunse Renzo, ed entrando con la faccia adirata e vergognosa nello stesso tempo, gittò i capponi sur una tavola; e fu questa l’ultima trista vicenda delle povere bestie per quel giorno.

“Bel parere che mi avete dato!” diss’egli