Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/121

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era giunto fin là. Renzo, non solo seppe volteggiare, e schermirsi dalle inchieste con molta accortezza, ma traendo vantaggio dalla difficoltà, fe’ servire al suo intento la curiosità della vecchia, che gli domandava dove egli fosse avviato.

“Ho da andare in molti luoghi,” rispose: “e se trovo un ritaglio di tempo, vorrei anche passare un momento da quel paese, piuttosto grosso, sulla strada di Bergamo, presso al confine, però su quel di Milano..... Come si chiama? — Qualcheduno ve ne sarà, — – pensava intanto tra sè medesimo.

“Gorgonzola, volete dire,” rispose la vecchia.

“Gorgonzola!” ripetè Renzo, quasi per iscriversi meglio la parola nella memoria. “È molto lontano di qui?” riprese poi.

“Non so bene; saranno dieci, saranno dodici miglia. Se ci fosse qualcheduno de’ miei figliuoli, ve lo saprebbe dire.”

“E credete che vi si possa andare per questi bei viottoli, senza prendere la strada maestra? dove c’è una polvere, una polvere! Tanti dì che non piove!”

“Io mi figuro di sì: potete domandare al primo paese che incontrerete andando alla dritta.” E glielo nominò.