Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/142

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pedata d’uomo vivente. Andava dunque a guida della via, e pensava.

— Io fare il diavolo! Io ammazzare tutti i signori! Un fascio di lettere, io! I miei compagni che mi stavano a far la guardia! Pagherei qualche cosa a riscontrarmi muso a muso, con quel mercante, di là dall’Adda, (ah quando l’avrò passata quest’Adda benedetta!) e fermarlo, e domandargli con comodo dove abbia pescate tutte quelle belle notizie. Sappiate mo, il mio caro signore, che la cosa è andata così e così, e che il diavolo ch’io ho fatto è stato di aiutare Ferrer, come se fosse stato un mio fratello; sappiate mo che quei birboni che, a sentir voi, erano i miei amici, perchè un tratto io dissi una parola da buon cristiano, mi vollero fare un brutto gioco; sappiate che, intanto che voi stavate a guardare la vostra bottega, io mi faceva schiacciar le coste, per salvare il vostro signor vicario di provisione, che non l’ho mai visto nè conosciuto. Aspetta ch’io mi muova un’altra volta per aiutar signori.... È vero che bisogna farlo per l’anima: son prossimo anch’essi. E quel gran fascio di lettere, dove c’era tutta la cabala, e che adesso è in mano della giustizia, come voi sapete di sicuro; che sì ch’io ve lo fo comparire qui, senza l’aiuto