Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/228

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sola, nasceva al di dentro; era forse ancor lontana, ma ad ogni momento faceva un passo; e intanto che la mente combatteva dolorosamente per allontanarne il pensiero, ella si avvicinava. Nei primi tempi, gli esempii così frequenti, lo spettacolo per dir così perpetuo della violenza, della vendetta, dell’omicidio, inspirandogli una emulazione feroce, gli avevano anche servito come d’una specie d’autorità contra la coscienza: ora gli rinasceva tratto tratto nell’animo l’idea confusa, ma terribile, d’un giudizio individuale, d’una ragione indipendente dall’esempio; ora l’essere uscito della turba volgare de’ malvagi, l’essere innanzi a tutti, gli dava talvolta il sentimento d’una solitudine tremenda. Quel Dio di cui aveva inteso parlare, ma che da gran tempo non si curava di negare nè di riconoscere, occupato soltanto a vivere come se non ci fosse, ora, in certi momenti di abbattimento senza cagione, di terrore senza pericolo, gli pareva sentirlo gridar dentro di sè: Io sono però. Nel primo fervore delle passioni, la legge che aveva pure intesa annunziare in nome di Lui non gli era apparsa che odiosa: ora, quando gli tornava d’improvviso alla mente, la mente a suo malgrado la concepiva come una cosa che ha il suo adempimento. Ma,

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