Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/329

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“È partito; ma ha detto che tornerà presto, e che farà tutto quel che volete.”

“Ha detto così? ha detto così? Ebbene; io voglio andare da mia madre, subito, subito.”

Ed ecco s’ode un romor di pedate nella stanza vicina; poi un picchio all’uscio. La vecchia accorre, domanda: “chi è?”

“Apri,” risponde sommessamente la nota voce. Quella tira il paletto; l’innominato, spignendo leggermente le imposte, fa un po’ di spiraglio, ordina alla vecchia di venir fuori, e intromette tosto don Abbondio colla buona donna. Socchiude poi di nuovo le imposte, vi si ferma dietro e fa andare la vecchia in una parte lontana del castellaccio; come aveva già rimandata l’altra donna che stava fuori a guardia.

Tutto questo movimento, quell’istante di aspetto, il primo apparire di persone nuove cagionarono un soprassalto di agitazione a Lucia, alla quale, se lo stato presente era intollerabile, ogni mutazione però era una contingenza di spavento. Guardò, vide un prete, una donna; si rincorò alquanto; guarda più fiso; è egli o non è? Riconosce don Abbondio, e rimane con gli occhi fissi come incantata. La donna, venutale presso, si chinò sopra di lei, e mirandola pietosamente, pren-