Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/363

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dare a chi che sia, anche al signor curato. Chi sa che garbuglio avranno fatto laggiù, che cabale? I poveri, ci vuol poco a farli comparir birboni.”

“È vero pur troppo,” disse il cardinale: “m’informerò di lui senza dubbio:” e fattosi dire il nome e il casato del giovane, lo mise in nota. Aggiunse poi che contava di portarsi al loro paese fra pochi giorni, che allora Lucia potrebbe venirvi senza timore, e che intanto egli penserebbe a provvederla d’un ricovero sicuro, fin che ogni cosa fosse aggiustata per lo meglio.

Si volse quindi ai padroni di casa, che si fecero tosto innanzi. Rinnovo le grazie che già aveva ad essi rendute per mezzo del parroco, e li richiese se sarebbero stati contenti di ricettare per quei pochi giorni le ospiti che Dio aveva loro mandate.

“Oh! signor sì,” rispose la donna, con un tuono di voce e con un sembiante che significava assai più di quella asciutta risposta, strozzata dalla vergogna. Ma il marito tutto concitato dalla presenza d’un tale interrogante, dalla voglia di farsi onore in una occasione di tanta importanza, studiava ansiosamente qualche bella risposta. Raggrinzò la fronte, torse gli occhi in traverso, strinse la