Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/191

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cancelliere, per ordine anche del governatore che era andato di nuovo a metter l’assedio a quel povero Casale, faceva istanza il senato, perchè avvisassero al modo di vettovagliare la città, prima che dilatandovisi per isventura il contagio, le venisse negato pratica degli altri paesi; perchè trovasser mezzo di mantenere una gran parte della popolazione, a cui erano mancati i lavori. I decurioni cercavano di far danari, per via di prestiti, d’imposte; e di quel che ne raccoglievano, ne davano un po’ alla Sanità, un po’ ai poveri; un po’ di grano comperavano; supplivano a una parte del bisogno. E le grandi angosce non erano ancora venute.

Nel lazzeretto, dove la popolazione, quantunque decimata ogni giorno, andava ogni giorno crescendo, era un’altra ardua impresa quella di assicurare il servigio e la subordinazione, di far serbare le separazioni prescritte, di mantenervi in somma, o per dir meglio, di stabilirvi il governo ordinato dal tribunale della sanità: chè, fino dai primi momenti, v’era stato ogni cosa in confusione, per la sfrenatezza di molti rinchiusi, per la incuria e per la connivenza degli uficiali. Il tribunale e i decurioni, non sapendo dove dar del capo, pensarono di rivolgersi ai cap-