Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/208

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per ostinato; se pur non cadeva in sospetto d’uomo interessato a stornar dal vero l’accorgimento publico, di complice, di untore: il vocabolo fu bentosto comune, solenne, tremendo. Con una tal persuasione che untori vi fosse, se ne doveva scoprire, presso che infallibilmente: tutti gli occhi erano sull’avviso; ogni atto poteva dar gelosia. E la gelosia diveniva di leggieri certezza, la certezza furore.

Due esempii ne riferisce il Ripamonti, avvertendo di averli trascelti, non come i più fieri, fra tanti che avvenivano alla giornata; ma perciò d’entrambi poteva pur troppo parlar di veduta.1.

Nella chiesa di sant’Antonio, in un giorno di non so quale solennità, un vecchio più che ottuagenario, dopo aver pregato ginocchioni, volle sedersi; e prima, colla cappa spolverò la panca. “Quel vecchio ugne le panche!” sclamarono ad una voce alcune donne che vider l’atto. La gente che si trovava in chiesa (in chiesa!), fu addosso al vecchio: gli stracciano i bianchi capelli, lo pestan di pugni e di calci, lo strascinano fuori semivivo, per trarlo alla prigione, ai giudici, alle tor-

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