Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/335

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nelle opere che si possono offrire a Lui? se non a fine che la memoria dei nostri patimenti ci renda compassionevoli e soccorrevoli ai nostri prossimi? Questi intanto, in compagnia dei quali abbiamo penato, sperato, temuto; fra i quali lasciamo degli amici, dei congiunti; e che tutti son poi finalmente nostri fratelli; quelli fra questi, che ci vedranno passare in mezzo a loro, mentre forse riceveranno qualche sollievo nel pensare che altri esce pur salvo di qui, ricevano edificazione dal nostro contegno. Tolga Dio che possano scorgere in noi una gioia clamorosa, una gioia mondana dell’avere scansata quella morte, contro la quale stanno essi ancor dibattendosi. Veggano che ci partiamo ringraziando per noi e pregando per essi; e possano dire: anche fuor di qui, questi si ricorderanno di noi, continueranno a pregare per noi poveretti. Cominciamo da questo viaggio, dai primi passi che siam per dare, una vita tutta di carità. Quelli che sono tornati nell’antico vigore diano un braccio fraterno ai fiacchi; giovani, sostenete i vecchi; voi che siete rimasti senza figliuoli, vedete, attorno a voi, quanti figliuoli rimasti senza padre! siatelo per loro! E questa carità, ricoprendo i