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CAPITOLO VIII. 153

I due sposi rimasti promessi si trovarono in faccia Agnese, che arrivava tutt’affannata. “ Ah siete qui! ” disse questa, cavando fuori la parola a stento: “ com’è andata? cos’è la campana? mi par d’aver sentito... ”

“ A casa, a casa, ” diceva Renzo, “ prima che venga gente. ” E s’ avviavano; ma arriva Menico di corsa, li riconosce, li ferma, e, ancor tutto tremante, con voce mezza fioca, dice: “ dove andate? indietro, indietro! per di qua, al convento! ”

“ Sei tu che...? ” cominciava Agnese.

“ Cosa c’è d’altro? ” domandava Renzo. Lucia, tutta smarrita, taceva e tremava.

“ C’è il diavolo in casa, ” riprese Menico ansante. “ Gli ho visti io: m’hanno voluto ammazzare: l’ha detto il padre Cristoforo: e anche voi, Renzo, ha detto che veniate subito; e poi gli ho visti io: provvidenza che vi trovo qui tutti! vi dirò poi, quando saremo fuori. ”

Renzo, ch’era il più in sè di tutti, pensò che, di qua o di là, conveniva andar subito, prima che la gente accorresse; e che la più sicura era di far ciò che Menico consigliava, anzi comandava, con la forza d’uno spaventato. Per istrada poi, e fuor del pericolo, si potrebbe domandare al ragazzo una spiegazione più chiara. “ Cammina avanti, ” gli disse. “ Andiam con lui, ” disse alle donne. Voltarono, s’incamminarono in fretta verso la chiesa, attraversaron la piazza, dove per grazia del cielo, non c’era ancora anima vivente; entrarono in una stradetta che era tra la chiesa e la casa di don Abbondio; al primo buco che videro in una siepe, dentro, e via per i campi.

Non s’eran forse allontanati un cinquanta passi, quando la gente cominciò ad accorrere sulla piazza, e ingrossava ogni momento. Si guardavano in viso gli uni con gli altri: ognuno aveva una domanda da fare, nessuno una risposta da dare. I primi arrivati corsero alla porta della chiesa: era serrata. Corsero al campanile di fuori; e uno di quelli, messa la bocca a un finestrino, una specie di feritoia, cacciò dentro un: “ che diavolo c’è? ” Quando Ambrogio sentì una voce conosciuta, lasciò andar la corda; e assicurato dal ronzìo, ch’era accorso molto popolo, rispose: “ vengo ad aprire. ” Si mise in fretta l’arnese che aveva portato sotto il braccio, venne, dalla parte di dentro, alla porta della chiesa, e l’aprì.

“ Cos’è tutto questo fracasso? — Cos’è? — Dov’è? — Chi è? ”