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CAPITOLO XVI. 319

andare a letto presto, per partir presto domattina, e arrivare a Bergamo per l’ora del desinare. “ E voi altri, ” continuò, mettendosi a sedere, dalla parte opposta a quella dove stava Renzo, zitto e attento, “ voi altri non sapete di tutte quelle diavolerie di ieri? ”

“ Di ieri sì. ”

“ Vedete dunque, ” riprese il mercante, “ se le sapete le novità. Lo dicevo io che, stando qui sempre di guardia, per frugar quelli che passano... ”

“ Ma oggi, com’è andata oggi? ”

“ Ah oggi. Non sapete niente d’oggi? ”

“ Niente affatto: non è passato nessuno. ”

“ Dunque lasciatemi bagnar le labbra; e poi vi dirò le cose d’oggi. Sentirete. ” Empì il bicchiere, lo prese con una mano, poi con le prime due dita dell’altra sollevò i baffi, poi si lisciò la barba, bevette, e riprese: “ oggi, amici cari, ci mancò poco, che non fosse una giornata brusca come ieri, o peggio. E non mi par quasi vero d’esser qui a chiacchierar con voi altri; perchè avevo già messo da parte ogni pensiero di viaggio, per restare a guardar la mia povera bottega. ”

“ Che diavolo c’era? ” disse uno degli ascoltanti.

“ Proprio il diavolo: sentirete. ” E trinciando la pietanza che gli era stata messa davanti, e poi mangiando, continuò il suo racconto. I compagni, ritti di qua e di là della tavola, lo stavano a sentire, con la bocca aperta; Renzo, al suo posto, senza che paresse suo fatto, stava attento, forse più di tutti, masticando adagio adagio gli ultimi suoi bocconi.

“ Stamattina dunque que’ birboni che ieri avevano fatto quel chiasso orrendo, si trovarono a’ posti convenuti (già c’era un’intelligenza: tutte cose preparate); si riunirono, e ricominciarono quella bella storia di girare di strada in strada, gridando per tirar altra gente. Sapete che è come quando si spazza, con riverenza parlando, la casa; il mucchio del sudiciume ingrossa quanto più va avanti. Quando parve loro d’esser gente abbastanza, s’avviarono verso la casa del signor vicario di provvisione; come se non bastassero le tirannie che gli hanno fatte ieri: a un signore di quella sorte! oh che birboni! E la roba che dicevan contro di lui! Tutte invenzioni: un signor dabbene, puntuale; e io lo posso dire, che son tutto di casa, e lo servo di panno per le livree della servitù. S’incamminaron dunque verso quella casa: bisognava veder che canaglia, che facce: figuratevi che