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448 I PROMESSI SPOSI


Ed ecco si sente un calpestìo nella stanza vicina; poi un picchio all’uscio. La vecchia accorre, domanda: “ chi è? ”

“ Apri, ” risponde sommessamente la nota voce. La vecchia tira il paletto; l’innominato, spingendo leggermente i battenti, fa un po’ di spiraglio: ordina alla vecchia di venir fuori, fa entrar subito don Abbondio con la buona donna. Socchiude poi di nuovo l’uscio, si ferma dietro a quello, e manda la vecchia in una parte lontana del castellaccio; come aveva già mandata via anche l’altra donna che stava fuori, di guardia.

Tutto questo movimento, quel punto d’aspetto, il primo apparire di persone nuove, cagionarono un soprassalto d’agitazione a Lucia, alla quale, se lo stato presente era intollerabile, ogni cambiamento però era motivo di sospetto e di nuovo spavento. Guardò, vide un prete, una donna; si rincorò alquanto: guarda più attenta: è lui, o non è lui? Riconosce don Abbondio, e rimane con gli occhi fissi, come incantata. La donna, andatale vicino, si chinò sopra di lei, e, guardandola pietosamente, prendendole le mani, come per accarezzarla e alzarla a un tempo, le disse: “ oh poverina! venite, venite con noi. ”

“ Chi siete? ” le domandò Lucia; ma, senza aspettar la risposta, si voltò ancora a don Abbondio, che s’era trattenuto discosto due passi, con un viso, anche lui, tutto compassionevole; lo fissò di nuovo, e esclamò: “ lei! è lei? il signor curato? Dove siamo?... Oh povera me! son fuori di sentimento! ”

“ No, no, ” rispose don Abbondio: “ son io davvero: fatevi coraggio. Vedete? siam qui per condurvi via. Son proprio il vostro curato, venuto qui apposta, a cavallo.. ”

Lucia, come riacquistate in un tratto tutte le sue forze, si rizzò precipitosamente; poi fissò ancora lo sguardo su que’ due visi, e disse: “ è dunque la Madonna che vi ha mandati. ”

“ Io credo di sì, ” disse la buona donna.

“ Ma possiamo andar via, possiamo andar via davvero? ” riprese Lucia, abbassando la voce, e con uno sguardo timido e sospettoso. “ E tutta quella gente...? ” continuò, con le labbra contratte e tremanti di spavento e d’orrore: “ e quel signore...! quell’uomo...! Già, me l’aveva promesso... ”

“ È qui anche lui in persona, venuto apposta con noi, ” disse don Abbondio: “ è qui fuori che aspetta. Andiamo presto; non lo facciamo aspettare, un par suo. ”