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CAPITOLO XXXIV. 665

che veniva dietro, e gli domandò della strada e della casa di don Ferrante. “In malora, tanghero,” fu la risposta che n’ebbe. Nè si curò di dare a colui quella che si meritava; ma, visto, a due passi, un commissario che veniva in coda al convoglio, e aveva un viso un po’ più di cristiano, fece a lui la stessa domanda. Questo, accennando con un bastone la parte donde veniva, disse: “la prima strada a diritta, l’ultima casa grande a sinistra.”

Con una nuova e più forte ansietà in cuore, il giovine prende da quella parte. È nella strada; distingue subito la casa tra l’altre, più basse e meschine; s’accosta al portone che è chiuso, mette la mano sul martello, e ce la tien sospesa, come in un’urna, prima di tirar su la polizza dove fosse scritta la sua vita, o la sua morte. Finalmente alza il martello, e dà un picchio risoluto.

Dopo qualche momento, s’apre un poco una finestra; una donna fa capolino, guardando chi era, con un viso ombroso che par che dica: monatti? vagabondi? commissari? untori? diavoli?

“Quella signora,” disse Renzo guardando in su, e con voce non troppo sicura: - ci sta qui a servire una giovine di campagna, che ha nome Lucia?

“La non c’è più; andate,” rispose quella donna, facendo atto di chiudere.

“Un momento, per carità! La non c’è più? Dov’è?”

“Al lazzeretto;” e di nuovo voleva chiudere.

“Ma un momento, per l’amor del cielo! Con la peste?”

“Già. Cosa nuova, eh? Andate.”

“Oh povero me! Aspetti: era ammalata molto? Quanto tempo è...?”

Ma intanto la finestra fu chiusa davvero.

“Quella signora! quella signora! una parola, per carità! per i suoi poveri morti! Non le chiedo niente del suo: ohe!” Ma era come dire al muro.

Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza