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CAPITOLO VII.

Del Ponte del Cismone.

IL Cismone è un fiume, il quale scendendo dai Monti, che dividono la Italia dalla Germania entra nella Brenta alquanto sopra Bassano; e perchè egli è velocissimo e per lui i montanari mandano giù grandissima quantità di legnami, si prese risoluzione di farvi un Ponte, senza porre altrimenti pali nell’acqua. perciocchè le travi, che vi si ficcavano, erano dalla velocità del corso del fiume e dalle percosse dei sassi e degli arbori, che da quello continuamente sono portati all’ingiù, mosse e cavate: Onde facea bisogno al Conte Giacomo Angaranno, il quale è patrone del Ponte, rinovarlo ogn’anno. La invenzione di questo Ponte a mio giudicio è molto degna di avertimento, perchè potrà servire in tutte le occasioni, nelle quali si avessero le dette difficultà; e perchè i Ponti così fatti vengono a esser forti, belli e comodi: forti perchè tutte le loro parti scambievolmente si sostentano: belli perchè la tessitura de’ legnami è gratiosa; e comodi, perchè sono piani e sotto una istessa linea col rimanente della strada. Il fiume nel luogo ove si ordinò questo ponte, è largo cento piedi. Si divise questa larghezza in sei parti eguali, ed ove è ’l termine di ciascuna parte (fuor che nelle ripe, le quali si fortificarono con due pilastri di pietra) si posero le travi, che fanno il letto e la larghezza del ponte; sopra le quali, lasciatovi un poco di spacio nell’estremità loro, si posero altre travi per il lungo, le quali fanno le sponde: sopra queste, al diritto delle prime si disposero dall’una e l’altra parte, i colonnelli (cosi chiamiamo volgarmente quelle travi, che in simili opere si pongono diritte in piedi). Questi colonnelli si incatenano con le travi, le quali ho detto, che fanno la larghezza del ponte, con ferri, che nominiamo Arpici, fatti passare per un bucco fatto a questo effetto nelle teste delle dette travi, in quella parte, che avanza oltre le travi che fanno le sponde. Questi Arpici; perchè sono nella parte di sopra a lungo i detti colonnelli diritti e piani e forati in più lochi e nella parte di sotto vicino alle dette travi grossi e con un sol foro assai grande; furono inchiodati nel colonnello e serrati poi di sotto con stanghette di ferro fatte a questo effetto, onde rendono in modo unita tutta l’opera, che le travi, che fanno la larghezza e quelle delle sponde sono come di un pezzo con i colonnelli, ed in tal modo vengono i colonnelli a sostentar le travi, che fanno la larghezza del ponte; e sono poi essi sostentati dalle braccia, che vanno da un colonnello all’altro: onde tutte le parti l’una per l’altra si sostentano e tale viene a esser la lor natura, che quanto maggior carico è sopra il ponte, tanto più si stringono insieme e fanno maggior la fermezza dell’opera. Tutte le dette braccia e l’altre travi, che fanno la tessitura del ponte non sono larghe più di un piede, ne grosse più di tre quarti. Ma quelle travi che fanno il letto del ponte, cioè che sono poste per il lungo, sono molto più sottile. A, E’ il fianco del ponte. B, I pilastri, che sono nelle ripe. C, Le teste delle travi che fanno la larghezza. D, Le travi che fanno le sponde. E, I colonnelli. F, Le teste degli arpesi con le stanghette di ferro. G, Sono le braccia, le quali contrastando l’uno all’altro sostentano tutta l’opera. H, E’ la Pianta del Ponte. I, Sono le travi che fanno la larghezza, ed avanzano oltre le sponde, presso alle quali si fanno i buchi per gli arpesi. K, Sono i travicelli, che fanno la via del Ponte.