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CAPITOLO VIII.

Di tre altre invenzioni secondo le quali si ponno fare i ponti di legno senza porre altrimenti pali nel fiume.

SI ponno fare i ponti di legno senza porre pali nell’acqua, come è fatto il ponte del Cismone, in tre altre maniere, delle quali, perchè sono di bellissima invenzione; non hò voluto lasciar di porre i disegni; tanto più che facilmente saranno intese da ciascuno, che harrà appreso i termini usati nel detto ponte del Cismon, perchè ancor questi consistono di travi poste per larghezza, di colonnelli, di braccia, di arpesi e di travi poste per il lungo, che fanno le sponde. I ponti adunque, secondo la prima invenzione si faranno in questo modo. Fortificate le ripe con pilastri secondo che ricercherà il bisogno, si porrà alquanto discosto da quelle una delle travi, che fanno la larghezza del Ponte e poi si disporranno sopra di lei le travi, che fanno le sponde, le quali con un capo loro aggiongeranno sopra la ripa e a quella s’affermeranno: di poi sopra di queste, al diritto della trave posta per la larghezza, si porranno i colonnelli, i quali si incateneranno alle dette travi con Arpesi di ferro e saranno sostentati dalle braccia affermate molto bene nei capi del ponte, cioè nelle travi che fanno le sponde, sopra la ripa: dapoi, lasciatovi tanto spacio, quanto sarà stato lasciato dalla detta trave della larghezza alla ripa; si porrà l’altra trave della larghezza e medesimamente si incatenerà con le travi, che sopra quelle si porranno per il lungo del ponte e con i colonnelli; ed i colonnelli saranno sostentati dalle lor braccia: e così si andarà facendo di ordine in ordine quanto farà di mestieri, osservando sempre in questi tai ponti, che nel mezzo della larghezza del fiume venga un colonnello, nelqual le braccia di mezzo s’incontrino: e si porranno nella parte di sopra de’ colonnelli altre travi, le quali giognendo da un colonnello all’altro, li teniranno insieme uniti e faranno con la braccia poste ne’ capi del ponte porzione di cerchio minor del mezzo circolo. Et in questo modo facendo ogni braccio sostenta il suo colonnello, ed ogni colonnello sostenta la trave della larghezza e quelle, che fanno le sponde, onde ogni parte sente il suo carico. Vengono questi così fatti ponti a esser larghi ne’ capi loro e si vanno restrignendo verso il mezzo della lor lunghezza. Di questa maniera non ve n’è alcuno in Italia, ma ragionandone io con Messer Alessandro Picheroni Mirandolese, egli mi disse di averne veduto uno in Germania.

A, E’ l’alzato del fianco del Ponte. B, Sono le teste delle travi che fanno la larghezza. C, Sono le travi poste per la lunghezza. D, Sono i colonnelli. E, Sono le braccia, che affermate nelle travi della lunghezza sostentano i colonnelli. F, Sono le travi che legano un colonnello con l’altro e fanno porzione di cerchio.