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42 I ricordi del Capitano D'Arce

saettando di tempo in tempo alla Ginevra un’occhiata lucente che voleva dire: — Cosa diavolo è successo? Indi prese il braccio dell’Ammiraglio e lo condusse verso il canapè, stordendo anche lui col suo cicaleccio allegro, continuando a guardar come distratta, come a caso, la sua amica e il marito di lei ch’era preso adesso nel circolo della contessa, voltandosi più guardinga verso il salotto dov’era andato a cacciarsi Casalengo insieme al suo camerata Gustavo. Infine Gemma abbandonò l’Ammiraglio alle altre signore, e passò nel salotto anche lei. Ginevra li vide che discorrevano animatamente con Casalengo. Egli coll’aria grave, rispondendo a monosillabi. Gemma diventata seria, con un interesse che tradivasi dai minimi gesti, per quanto fosse abituata a padroneggiarsi in pubblico. Gustavo s’era dileguato al par di un’ombra.

Una domanda a lei rivolta la fece trasalire in quel punto: Serravalle che le chiedeva un valzer e insisteva per averne la promessa: — Le fo paura? Non vuol vedermi neppure? E ancora in collera, dopo tanto tempo?

Essa lo guardò un istante come trasognata, battendo le palpebre, col bel sorriso pallido che sten-