Pagina:I vecchi e i giovani Vol. II Pirandello.djvu/202

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più, da ogni parte; e i primi fulmini li attireremo noi, qua, con questi ferracci in mano; vedrà se sbaglio!

Scoppiò difatti il fulmine, e terribile, pochi giorni dopo, e fu la notizia dell’eccidio d’Aragona. Parve che scoppiasse proprio su Colimbètra, poichè lì, per combinazione, sotto lo stesso tetto, si trovarono il padre dell’autore principale dell’eccidio, cioè il segretario Lisi Préola, e il patrigno della vittima, il povero don Salesio. E lo sbigottimento e l’orrore crebbero ancora più, allorchè da Roma, come il rimbombo di quel fulmine caduto così da presso, giunse l’altra notizia dell’impazzimento di Dianella.

Donna Adelaide, colpita ora direttamente dalla sciagura, lasciò d’accoppare con la sua fragorosa e affannosa carità don Salesio, e si mise a strillare per conto suo che, con Dianella impazzita a causa di quell’eccidio, non era più possibile che rimanesse lì, a Colimbètra, il padre dell’assassino! E il principe, per farla tacere, quantunque stimasse ingiusto incrudelire su quel vecchio già atterrato dalla colpa nefanda del figlio, si vide costretto a mandarlo via da la villa, con un assegno. Prima d’andare, il Préola, strascicandosi a stento, col grosso capo venoso e inteschiato, ciondoloni, volle baciar la mano anche alla signora principessa e le disse che volentieri offriva ai padroni, per il delitto del figlio, la penitenza di lasciare dopo trentatrè anni il servizio in quella casa, compiuto con tanto amore e tanta devozione. Donna Adelaide, commossa e pentita, cominciò a dare in ismanie e chiamò innanzi a Dio responsabile il principe del suo rimorso per l’ingiusta punizione di quel povero vecchio; sì, il principe, sì, per l’orgasmo continuo in cui la teneva, così che ella non sapeva più quel che si volesse e, pur di