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Capitolo Primo.
Mezzanotte, Eccellenza....
Seduto innanzi all’ampia scrivania, su cui stavano aperti, schierati tutt’intorno, relazioni e prospetti irti di cifre, il segretario aspettava che S. E. il Ministro si ricordasse, che doveva riprendere a dettare.
La terza notte era quella, che il cav. Cao.... — ohè, lavorare, va bene; ma.... ma.... ma.... — un’intera giornata a sgobbare al Ministero; poi la sera lì, al palazzo di Sua Eccellenza; e una e due e tre — ma come? di questo passo, quando sarebbe venuta a fine quella esposizione finanziaria, che pure tra pochi giorni avrebbe dovuto esser letta alla Camera dei deputati?
Non ne poteva più! Non tanto la stanchezza, però, gli rendeva insopportabile quel lavoro, quanto la sofferenza che da qualche tempo gli cagionava la vista di quell’uomo venerando, per cui sentiva ancora profondo e sincero affetto, se non più l’ammirazione di prima.
Eh, l’ammirazione.... Aveva veduto tante cose il cav. Cao, prima da lontano, cert’altre ne vedeva