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154 | lauda lxvi |
Ben veggio beneficia, — perché te deggio amare,
e volle revoltando — per poterte aretrovare,
non me ce giova ’l cercare — poi ch’èi da me celato.
Signor, io vo cercando — la tua nativitate,
e mettome a vedere — le tue penalitate,
non ci ho suavitate, — ché l’amor è rafreddato.
Vedendo el mio cordoglio, — sí me se move pianto,
ma è un pianto sciucco — che vieti da cor affranto;
ed ov’è ’l dolzor tanto — che me s’è sí encarato?