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XXXIII

De l’amore falso che offende le virtú

     Amor contrafatto, — spogliato de vertute,
non può fare le salute — lá ’v’è lo vero amare.
     Amor si fa lascivo — senza la temperanza;
nave senza nuchiero — rompe en tempestanza;
cavallo senza freno — curre en precipitanza;
sí fa la falsa amanza — senza vertute andare.
     Amor che non è forte, — mortal ha enfermetate;
l’aversitá l’uccide, — pegio en prosperitate,
l’ipocrite mostranze — che for, per le contrate,
mostravan santetate — de canti e de saltare.
     Amor che non è iusto, — da Dio è reprovato;
parlando va d’amore — che sia de grande stato;
la lengua ha posta en cielo, — lo cor è aterrenato;
vilissimo mercato — porta chi vol mostrare.
     Amor che non è saggio, — de prudenza vestito,
non pò veder gli eccessi, — però ch’è ensanito:
rompe legge e statuti — ed omne ordenato rito,
dice che è salito — a nulla legge servare.
     O amor enfedele, — errato de la via,
non repute peccato — nulla cosa che sia;
va seminando errori — de pessima resia;
tal falsa compagnia — onom degia mucciare.
     Amor senza speranza — non viene a ventate;
non pò veder la luce — chi fugge claritate;
co pò amar lo cielo — chi en terra ha sua amistate?
non dica libertate — om senza legge stare.