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lauda xxxiv 69


     O amor naturale, — nutrito en scienza,
simile en apparenza — a lo spirituale;
descernese a la prova, — ché vien men la potenza
patere omne encrescenza, — tranquillo en omne male;
non ha penne né ale — che voli en tanta altura;
remanse en afrantura — ne la sua enfermetate.
     Amore spiritale, — poi ch’è spirato en core,
’nestante spira amore — en alto trasformato;
amore trasformato — è de tanto valore,
che dá sé en possessore — a quello c’ha enamato;
se ’l trova desformato, — vencelo per vertute;
enclina sue valute — ad trattabilitate.
     Se altura non abassa, — non può participare
e sé comunicare — a l’infimo gradone;
avaro entennemento — fa lo ben deguastare
e deturpa l’amare — e sconcia la magione;
veggiolo per ragione; — e Dio sí ’l n’ha mostrato
quando s’è umiliato — a prender umanetate.
     Vertute se non passa — per longa esperienza,
non può aver sua valenza — a fine solidato;
omo nuovo ne l’arte — a pratecar scienza,
grande è la differenza — fra ’l cuito e l’operato;
fo breve lo pensato — e longa operazione;
perseverazione — viene a la summitate.
     Scienzia acquisita — assai può contemplare;
non può l’affetto trare — ad essere ordenato;
scienzia enfusa, — poi che n’hai a gustare,
tutto te fa enfiammare — ad essere enamorato;
con Dio te fa ordenato — el prossimo edificando
e te vilificando — ad tenerte en veritate.
     Potere, senno e bontate — en uguale statera
de trenetate vera — porta figuramento;
potere senza senno — fa deguastar la schiera;
andar senza lumiera — va en precipitamento;
de un reo comenzamento — molto male ne sale,
e lo pentir non vale — poi che gl’ mal son scontrati.