Pagina:Iacopone da Todi – Le Laude, 1915 – BEIC 1853668.djvu/82

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76 lauda xxxvi


     Puoi che de iustizia — porti gli suoi ornate,
gli prelati envitanti — a lor societate:
— Vien’ con noi, bellissima, — a la gran dignitate,
veder la maiestate — che ne degnò salvare. —
     Alma, se tu pensi — nel gaudio beato,
non te serrá graveza — guardarte da peccato;
osserverai la legge — che Dio t’ha comandato,
serai remunerato — con i santi a redetare.
     Non t’encresca, anima, — a far qui penetenza
ché tutte le virtute — con lei on convenenza;
se tu qui non la fai, — oderai la sentenza,
anderai en perdenza — nel fuoco a tormentare.