Pagina:Iacopone da Todi – Le Laude, 1930 – BEIC 1854317.djvu/96

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madonna Penetenza c’è trovata,
de tutta la sua gente fatt’ha schiera,
e descurrendo porta l’ambasciata
32 che Pomo non perisca en tal mainera.
La Penetenza manda lo corrère
che l’albergo li deia apparecchiare:
la Contrizione è messagiere
e seco porta cose da spensare;
venendo a Pomo, miselse a vedere
e giá non c’era loco da posare;
tre suoi figliuoli si fece venère
40 e misegli ne Pomo al cor purgare.
En prima si ha messo lo Timore
che tutto ’l core si ha conturbato:
la falsa Securtá reietta fore
che Pomo avea preso ed engannato;
poi mise Conoscenza de pudore,
vedendose si sozo e deformato;
e nella fin glie diè gran Dolore
48 che Dio aveva offeso per peccato.
Vedendo Pomo sé cusi sozato,
comenza malamente a suspirare: ^
la Compunzione gli fo a lato,
gli occhi giá non cessano de plorare;
la Penitenza col suo comitato
entra nel cuore ad abitare;
la Confessione si ha parlato,
56 ma en nulla guisa pò Dio satisfare.
Ca Poni per sé avea fatto lo tomo,
per sé deveva far relevamento;
per nulla guisa non trovava el corno:
venneglie de sé diffidamento;
l’angel non tenea d’aiutar Pomo
e non potea con tutto el suo convento;
Dio potea ben refar lo domo,
64 ma non era tenuto per stromento.