Pagina:Ida Baccini, La mia vita ricordi autobiografici.djvu/109

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sona in angustie, è lo studente senza denari. Bisognava trovare un mezzo ... spiritoso per procurarsene; e siccome a quei capiscarichi non mancava certo lo spirito, così per impinguare almeno fino a un certo punto il borsellino, pensarono di scrivere o per dir meglio di non scrivere parecchie decine di lettere. Misero nelle buste (indirizzate a famiglie rispettabilissime di Pisa) dei fogli di carta completamente bianchi e portarono da loro stessi le lettere. Suonato il campanello facevano scendere la donna di servizio; e gridando di fondo alle scale: « Il procaccia! — quattro crazie» si prendevano ventotto centesimi di mancia immeritata.

La trovata, come si vede, era stata felice.


Fui sposa nell'ottobre 1868 e ne' tre anni che stetti con lui, cioè fino al 71, il carattere del mio compagno si fece sempre più strano, complicato e difficile. Vista l'assoluta incompatibilità dei nostri caratteri, mi separai da lui nel 1871 ritornando nella mia casa paterna. Nel 75, fallita ogni speranza di conciliazione, fu pronunziata dal tribunale di Firenze una regolare sentenza di separazione motivata appunto dall'incompatibilità dei nostri caratteri. Il nostro codice civile consente che quando la separazione non sia motivata da ragioni speciali ciascuno dei coniugi debba all'altro, in caso di bisogno, l'obbligo degli alimenti. Ma io ero così desiderosa di libertà morale, che mi affrettai a dichiarare che in nessun caso mi sarei rivolta a lui per aiuti finanziari; e giurai fino da quel momento, di