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XXXIII

Come sono e come vorrei essere...

In queste poche parole si compendiano molti degli ideali umani. L’accurata analisi della propria perspnalità non appaga; e lo spirito ha appena riconosciuto sé stesso che il desiderio gli muove il volo... Chi d’altra parte può essere così mediocre, anzi dirò così basso, da esser pienamente soddisfatto dell’attimo in cui vive senza che il sogno glie ne faccia desiderare un altro più fulgido e più luminoso?

Il decennio 1890-1900 è stato povero per me di grandi avvenimenti, se si tolgono quelli di natura così profondamente intima e personale che non avendo un carattere speciale o — in ogni modo — artistico, non possono trovar luogo in questi appunti autobiografici. Però prima di riandare insieme questo breve spazio di tempo e di rievocarne i vari avvenimenti voglio presentare ai miei lettori un ritratto completo del mio signor me, correggendo e rettificando le inesattezze in cui possono esser caduti — s’intende sempre in buona fede — tutti coloro che in qualche modo hanno parlato e scritto... su un argomento di così poco interesse.

Risparmio così la fatica della compilazione ai critici di là da venire ed evito il pericolo di essere non soltanto fraintesa.. nelle intenzioni, ma anche alterata nella fisonomia.