Inesorata; e sul castigo e l’onte 145De’ re percossi
Fiera sorride.
Poi rifatto in sembianza
Più bella il solio, su vi scrive in fronte: Re caduti, lasciate ogni speranza. 150Tu che all’Anglo mercatore
Per iniqui altrui consigli,
(Ahi perduto antico onore!)
Vendi il sangue de’ tuoi figli,
E ti dava il ciel clemente 155Regal senno e cuor che sente;
Ti ricorda, incauto Sire,
Ch’anco i regni han morte e tomba.
Odi il turbine ruggire,
Mira il fulmin che già piomba. 160Sire incauto, il Giglio spento
Ti riempia di spavento.
Quei che nulla in alto vede
Egualmente il guardo volve
Di Rodolfo all’unto erede, 165E all’insetto della polve.