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IL BRASILE E GLI ITALIANI 11

CAPITOLO I.


Nozioni generali - Geografia - Orografia - Idrografia - Flora e Fauna - Superficie e Popolazione - Divisione amministrativa.


NOZIONI GENERALI.


II

l Brasile è situato nel continente sud Americano fra i paralleli 5° e 10° latitudine nord, e 33° 45' latitudine sud. I suoi punti estremi sono: al nord la Serra Roruima presso le sorgenti del fiume Cotingo; ad est la Ponta de Pedras, prossima alla città di Olinda nello Stato di Pernambuco; al sud la foce del Rio Chuy; ad ovest le sorgenti del fiume Jaquirana. Confina al nord colle Guyane francese, olandese ed inglese e colla Repubblica del Venezuela; ad est coll’Oceano Atlantico; al sud colla Repubblica Orientale dell’Uruguay; ad ovest colle Repubbliche Argentina, Paraguay, Bolivia, Perù, Equador e Colombia. I confini del Brasile toccano tutti i paesi dell’America del sud, eccettuato il Cile. Essi furono determinati da diversi trattati internazionali, cominciando da quello firmato coll’Uruguay nel 1851; essendo i più recenti quello coll’Argentina nel 1894, a proposito del territorio delle Missioni; colla Francia nel 1901, a proposito del territorio dell’Amapá, che regolò i confini colla Guyana francese; colla Bolivia a rispetto del territorio dell’Acre, nel 1904 e colla Inghilterra per le frontiere colla Guyana nel 1905. Sono ancora pendenti ed in via di risoluzione i confini col Perù a proposito dell’Alto Juruá.

Il Brasile ha nella sua configurazione geografica la forma approssimativa di un triangolo. La sua posizione presenta innumerevoli vantaggi giacchè due terzi delle sue frontiere sono formate dalle coste marittime sull’Atlantico, dove esistono numerosi golfi, porti, baie e rifugi. Fig. 1 - Il gruppo «dos Orgaos» (veduto da Theresopolis).

Dal Cabo Orange, sulla sponda diritta del fiume Oyapock, fino al Cabo Nord, sull’imboccatura del fiume Amazonas, la costa segue per circa centonovanta miglia a sud est; dal Cabo Nord alla Ponta da Tijoca, sull’altra sponda dello stesso fiume delle Amazonas corrono centottanta miglia. Segue poscia la costa nella stessa direzione fino al Cabo Gurupy, nella foce del fiume dello stesso nome e descrivendo una curva fino alla punta di Itaculumy, dove s’apre la grande baia di S. Marco, dove è situata l’isola del Maranhão; viene poscia la baia di S. Josè dove sbocca il fiume Itapicurú. A cominciar dall’isola di Sant’Anna, situata in prossimità della baia menzionata, la costa si dirige per circa cento miglia fino alla foce della Tutoya, il più occidentale dei sei bracci che formano i vari delta del fiume Parnahyba. È una costa bassa e sterile intramezzata da estese valli e da terreni completamente inondati nella stagione delle pioggie.

Dalla foce del Parnahyba segue la costa fino alla Ponta de Touros senza che s’incontrino fiumi importanti. Continua da lì fino al Cabo de S. Roque. Da questo capo fino alla città di Olinda si hanno i porti di Natal e Parnahyba; difficilissima l’entrata del primo alle navi di grande tonnellaggio per causa di un banco di arena che si trova a tre miglia dal punto di sbarco. In questa parte della costa, nella direzione di Bahia, si estende un immenso banco di corallo le cui prime vestigia si notano fin dal litorale del Ceará. Da Pernambuco fino alla baia di Todos os Santos, la costa descrive alcune curve ed ha due promontori: il Cabo de S. Agostinho e quello di S. Antonio. In questa regione il banco di corallo è molto prossimo alla terra e permette il passaggio alla nave; più avanti è situato il porto di Maceio. Il fiume S. Francisco, uno dei maggiori del Brasile, scarica le sue acque nell’Atlantico in questo tratto di costa. La baia di Todos os Santos si trova fra il Cabo de S. Antonio e l’isola Itaparica: in essa scaricano molti fiumi e la sua entrata è di quattro miglia di larghezza. Tra questa baia e quella del Guanabara, dov’è situata la città di Rio de Janeiro, capitale della Repubblica, la costa si divide in tre regioni distinte. La prima si estende dal 15° al 17° di latitudine sud, fino alle roccie di Itaculumy. È molto alta, ha molti porti e golfi dove sboccano vari fiumi. In esso si trova Porto Seguro, dove sbarcò Pedro Alvares Cabral, navigatore portoghese, scopritore del Brasile il 25 aprile del 1500, e S. Cruz. Distante venti miglia da Porto Seguro si aderge a cinquecentotrentasei metri sul mare il monte Paschoal, la prima terra brasiliana che apparve agli occhi degli scopritori. La seconda va dal 17° al 20° di latitudine australe; è bassa e corre da nord a sud fino alla Ponta de Monsáras, e dalla foce del Rio Doce segue nella direzione di sud-ovest. Ha porti e baie, fra cui principali: Caravellas, S. Matheus e Victoria, che è il porto migliore e il più importante da Bahia a Rio de Janeiro. La terza parte si estende da Victoria a Rio de Janeiro e da lì al sud. Alte montagne di basalto, veri colossi di granito rendono questa costa visibile a quindici e venti leghe lontano dal mare; lungo questo tratto di costa s’incontrano numerose isole, baie, insenature, porti, ecc. Il fiume Parnahyba do Sul sbocca in questo tratto. Fra il Cabo dos Buzios e il Cabo Frio c’è l’imboccatura del porto di Cabo Frio e l’isola dello stesso nome, separata dal continente da uno stretto di duecento metri di larghezza, che serve di rifugio alle navi durante l’imperversare dei temporali.