Pagina:Il Brasile e gli Italiani.djvu/20

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ll Parlamento brasiliano, (lopo la proclamazione della Costituzione si riuni per la prima volta nel 1826: in quel tempo stava al potere, fino dal 1823, il Ininistero del visconte di Paranaguzî; ma il 16 Gennaio 1827 l’imperatore formò il [ìl'llìl() ministerr) parlamentare presieduto dal senatore Araujo Lima. A (presto, seguirono i ministeri di lose Cmmcntc Pcrcirn (fig. 3) nel 1828, di Paranaguzî nel 1829; ma ambedue ebbero corta vita per la violenta opposizione yà- fatta dal partito avversario. La situazione del paese divenne più grave con l'arrivo nella baia di Rio de janeiro di una squadra francese che reclamava soddisfazione dal governo brasiliano per i danni ricevuti dalla guerra cisplatina. Inoltre l'opinione pubblica era rimasta fortemente impressionata dalla rivoluzione francese che nel 1830 depose Carlo X dal trono di Francia. ln questo stato di cose la stampa serviva a Ineraviglia per aggravare la situazione con la sistematica opposizione alla politica imperiale.

Fra i giornali più battaglieri si faceva notare, per il tono aggressivo, l'A/n'era Flumi/ zense diretta da Evaristo da Veiga, che venne poi chiamato il pubblicista della reggenza.

Anche l'odio fra portoghesi e brasiliani si accentuava sempre più: un caposaldo dell'opposizione nei continui attacchi contro l'imperatore, era la nazionalità di quest'ultimo; lo si accusava di assolutismo e lo si additava all'esecrazione e al disprezzo del popolo.

Per calmare lo spirito pubblico, dom Pedro l formò un ministero liberale presieduto dal dott. Carneiro de Campos che rimase poco tempo al potere e venne sostituito dal senatore Paranaguzì. ]\la questi mutanìenti tornarono assolutamente inutili e lo scontento del popolo si manifestò chiaramente la prima volta nella sera del 6 Aprile 1831, quando gli abitanti di Rio de janeiro, tumultuantlo minacciosamente, spalleggiati dalla guarnigione, si diedero a scorazzare per le strade, dirigendosi verso la residenza imperiale.

Dom Pedro l si persuase che aveva perduto la sim— patia dei suoi sudditi e firmo l’atto di abdicazione, che consegnò al maggiore Miguel de Frias. Questi, montato a cavallo, ando subito a parteciparlo al comandante delle forze militari.

ll popolo festeggio con entusiasmo questa vittoria democratica.

Dom Pedro l aveva abdicato in favore di suo figlio, il principe imperiale, che dopo di lui regnò col nome di Pedro ll (fig. 4).

Prima di partire alla volta del Portogallo, Fex-imperatore nominò tutore del principe ancora in minore età il suo antico amico e grande patriota, il consigliere josé Bonifacio. Venne costituito un Consiglio di reggenza per governare l’in1pero e furono chiamati a farne parte i senatori Carneiro de Campos e Vergueiro e il generale Francisco de Lima. Gli successe poi il Consiglio di reggenza permanente formato dallo stesso generale e dai deputati Costa Carvalho e Braulio Ivluniz, che governo il paese fino al 12 Ottobre 1835.

Siccome una legge di riforma della costituzione del 1824 decretava la nomina di un solo reggente, a questa carica fu chiamato il padre Diogo Feijo (fig. 5), influente uomo politico di parte liberale, di S. Paulo.

La reggenza fu pel Brasile un periodo di agitazioni di partito.

Convulsioni violente nelle provincie del nord e in Rio Grande do Sul, dove la rivoluzione duro ben dieci anni, dal 1835 al 1845, aiutata validamente dal valore e dal genio militare di Garibaldi, che dedicò tutto il suo eroismo alla causa dei rivoluzionari.

Hg, 4 - c: DOM PEDRO ll imperatore del Brasile (dall’ultima fotografia).

Fig. 5 - Padre DlOGO ANTONIO FlîljÒ Reggente l’Impero durante la minore eta di Doni Pedro ll. IL BRASILE E GLI ITALIANI \Î

F32. 6.

Generale LUlZ ALVIES DE LIMA F. SIL\’,\ Duque de Caxias.

ln quel periodo di tempo esistevano tre partiti politici, continuamente in lotta fra loro, i liberali moderati, gli esaltati o radicali e i conservatori: tutti e tre avevano i loro giornali ed i loro rappresentanti al Parlamento. Le passioni erano così accese che il reggente Fcijo non si perito di far perseguitare ed arrestare i più notevoli caporioni, frai quali i fratelli Andrada, col pretesto che essi cospiravanr) per la restaurazione di dom Pedro l. Finalmente furono represse le rivolte delle provincie del nord. ln questa campagna spiegarono grandissima abilità e valore il generale Luiz Alves de Lima e Silva, più tardi duca de Caxias (fig.()).

Questi, oltre che per le tiualitîr militari, si rese celebre per i suoi nobili sentinìenti tnnanitari e patriottici.

Nel 1834 moriva a Lisbona l’eximperatore dom Pedro l. da questo Inomento le condizioni politiche del Brasile presero una nuova piega. Si formò un grande partito monarchico, capitanato dalle maggiori personalità del paese, Vasconcellos (fig. 7), Araujo Lima (fig. 8), Carneiro Leao (fig. 9), Miguel Calmon, Rodrigues Torres, Limpo de Abreu ed altri. Nel Set— tembre del 1837 il reggente Diogo Feijò presentò le sue dimissioni al Senato e venne sostituito dal capo del nuovo partito politico, il senatore Araujo Lima. ll paese iniziava cosi la sua evoluzione costituzionale e nel 1840 si votava una legge interpretativa dell’atto addizionale.

Questa legge impressionò profondamente il partito liberale brasiliano, che reclamo la dichiarazione di Iiazionalità del giovane imperatore dom Pedro ll. Su tale argomento discussero animatamente i vari partiti politici, guidati dagli statisti Antonio Carlos e Martim Francisco, Alvares Machado e Hollanda Cavalcanti, liberali, e il senatore Villela Barbosa ed altri, conservatori. Finalmente, dopo una memorabile battaglia parlamentare, il 23 Luglio fu decretata la maggior età imperiale. Si era al 1840, e l’imperatore contava appena 15 anni.

Nel 1840, per divergenze politiche col governo centrale, fu dichiarata la rivoluzione nelle provincie di Minas Gerrìes e di S. Paulo, ma il generale Lima e Silva seppe soffocare ambedue i tentativi di guerra civile. L’insur— rezione continuava solo nel Rio Grande do Sul, finchè i capi stessi del movimento, stanchi della lotta, decisero di iniziare le trattative di pace, che fu conchiusa col governo imperiale il 1" Marzo 1845, con l’amnistia generale per i rivoluzionari, concessa dall’imperatore.

Pacificato il sud del Brasile, il governo volse tutta la sua attività a reprimere l’in1portazione degli schiavi africani. A tal fine venne imposta la rigorosa osservanza del lzill Aherdeen e della legge nazionale votata e difesa sotto il ministero del consigliere Eusebio de Queiroz. Una nuova l’lVOlllzione scoppiò il 1848 in Pernambuco: ma dopo alcuni piccoli combattimenti fra i regolari e i rivoltizionari, questi, perduto all’entrata di Recife uno dei loro capi più autorevoli, il u desembargador u Nunes Machatlo, si arresero ed ottennero dal governo la amnistia generale.

ll ministero di Pedro de Araujo Lima, marquez de Olinda, cadde nel 1840 per lo stato di cose esistente nelle repubbliche del Rio de la Plata e fu seguito da quello del marquez de Monte Alegre che nominò ministro degli affari esteri il visconde do Uruguay, consigliere Paulino de Souza. Sotto questo ministero si conclusero i trattati di alleanza del 1851 che garantirono la vittoria dei liberali argentini e uruguaiani, la libera navigazione degli affluenti del Rio de la Plata, Fig. 7 BERNARDO PlîRIîlRA de VASCONCfîLLOS Statista brasiliano.

Fig. 8 - PEDRO DE ARAUJO Lli\ll\ Reggeute clelldnlpero durante la nlinore età di Doni Pedro Il.