Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/416

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parte seconda 341

glie dei discepoli di lui. Mise insieme così dugento quattordici frammenti, che riguardavano argomenti diversi: ne fece una scelta, li corresse, e compose un libro in ottantacinque capitoli; i quali, da un altro letterato della stessa famiglia, chiamato Tai-shing, furono ridotti a quarantasei: e più tardi, nel ii secolo d. C., furono aggiunti altri tre capitoli, fra i quali il Ta-hsio, che poi fu messo tra i Classici. Questo è il libro che oggi porta il titolo di Li-ki: codice che dà le regole di condursi in tutte le faccende concernenti il tempio, la corte, la famiglia.1 Le altre sezioni o capitoli, che restarono fuori dopo la riduzione fatta da Tai-sheng, formano un’opera a parte, intitolata Ta-tai-li; la quale contiene tra gli altri un importantissimo capitolo, che è il «Calendario della dinastia degli Hsia», che, se è genuino, come sembra molto probabile, ci conserva un documento astronomico che risale all’anno 2000 av. C.2

§ 4. — Dell’Yi-King non diremo che poche parole, perchè in appresso dovremo discorrerne per disteso, quando esporremo le speculazioni filosofiche, alle quali dette origine. Accenneremo soltanto, che questo libro si attribuisce a Fu-hsi. Il quale, secondo che si afferma, disegnò certe figure, combinando tre linee, alcune continue, altre spezzate, in otto modi diversi: queste otto figure furono dette i Pa-kua, gli otto Kua o Diagrammi; moltiplicando per sè stesse le otto figure, se ne ebbe sessantaquattro, formate di sei di dette linee: e son quelle che costituiscono la base del libro. Siccome i Kua venivan trasformati col


  1. Li-Ki, ou Mémorial des Rites traduit pour la première fois du Chinois, et accompagné de notes, de commentaires et du texte originai par J. M. Callery. Turin, 1853.
  2. Wylie, Notes on Chinese Literature, Shanghae, 1867, p. 5.