Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
414 | parte seconda |
essendo stati grandissimi i danni arrecati dalle acque, l’imperatore ordinò a Kuên di mettervi riparo, per quanto fosse possibile a uomo. E Kuên cominciò a costruire argini, chiuse, terrapieni, interrompendo così i corsi d’acqua, e impedendo che si distendessero per le pianure. Ma l’acqua è uno de’ Cinque elementi; e i Cinque elementi furon prodotti dal Cielo; forzar dunque la natura dell’uno è lo stesso che mettere il disordine in tutti e cinque. Per la qual cosa lo Shang-ti fu grandemente turbato, e negò di rivelare la «Tavola della Legge delle nove Categorie», per la quale all’uomo è possibile il governo del mondo; cosicchè rimasero ignote le relazioni tra la natura e gli esseri, e degli esseri fra loro. Morto Kuên, Yü ebbe l’incarico di bonificar la contrada. Egli non innalza dighe, nè ripari, nè argini, nè terrapieni; ma scava rigagnoli e fossi e canali, per modo che l’acqua secondo la sua natura e a piacer suo si condusse a fiumi e al mare; e la terra rimase asciutta. Il Cielo fu contento di ciò, che non turbavasi la natura degli elementi, nè le leggi loro; e rivelò la «Tavola delle nove categorie» nel modo che abbiam detto. E Yü, conoscendo che l’ordinamento delle relazioni universali stava nell’ordinamento di quella tavola, prese a costituire le nove categorie nella maniera che si mostra nel seguente quadro; il quale io non dubito trascrivere, come un curioso documento della scienza e della dottrina de’ Cinesi duemila e duegento anni avanti l’èra nostra.
La tavola di Yü, dicemmo, rappresentava la serie de’ numeri fino a nove, per via di tanti punti quant’è il valore del numero che vi si indica: ciò vuol dire, che un punto indica l’uno, due punti il due, tre punti il tre e così di seguito; per modo che tutti i punti uniti insieme sommano a quarantacinque. I numeri impari 1, 3,