Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/512

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parte seconda 435

circondario, che si chiamò anche Khu-yang, e oggi ha nome Lu-yi, è nel dipartimento Kuei-te-fu nella provincia di Ho-nan. Ivi si vede a’ dì nostri un tempio detto Thai-thsin-kung, ossia «Palazzo della Purità massima», che si dice eretto dove era la casa, in cui nacque Lao-tse; e poco appresso v’è un lago chiamato Ling-khi, nel quale la tradizione vuole che nove Draghi attingessero acqua, per purificare la dimora del filosofo. Non ostante ciò, sembra che l’antico circondario Khu-hsien, che era una parte del reame di Thsu, si estendesse alquanto nel distretto di Hao-ceu della provincia di Kiang-nan; e che il borgo, che vide nascere Lao-tse, stesse a’ confini di Lu-yi, ma nella detta provincia di Kiang-nan. Fatto sta, che anche nella città di Hao-ceu trovasi un tempio consacrato alla memoria del fondatore del Taoismo, che ha fama d’essere stato già la casa natia del nostro filosofo.

Della sua vita lo storico Sse-ma-Thsien1 non ricorda che i pochi fatti che seguono. Fu archivista della corte dei Ceu, che risedeva allora nella città, la quale oggi è capitale della provincia di Ho-nan; ovvero, secondo che vogliono altri autori, ebbe la carica di Cu-hsia-she, specie di segretario di Stato. Fu appunto nel reame de’ Ceu, che Confucio andò a trovarlo, per essere istruito da lui intorno al rituale; ed ebbe quel colloquio, di cui in altro luogo abbiam riferito la sostanza, e che non staremo a ripetere. Aggiungeremo solamente che, tornato Confucio al suo paese, e domandato da’ discepoli che cosa egli pensasse di Lao-tse, si vuol che rispondesse: «Io so che gli uccelli volano, che i pesci nuotano, che i quadrupedi corrono. Que’ che corrono possono esser presi al laccio; quei che nuotano possono esser presi con le reti; quei che


  1. Intorno a Sse-Ma-Thsien, vedi pag. 330, n. 1.