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Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/517

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440 parte seconda

nunziato alla celeste dignità, di cui era investito, per un umile uffizio fra gli uomini? La dottrina del Tao vi fu appena che furono e Cielo e Terra; perchè i maestri della dottrina del Tao, sia pure per piccolo lasso di tempo, dovevano mancare nel mondo? Da Fu-hsi fino alle tre dinastie (Hsia, Shang e Ceu) vissero molti Taosi celebri. Così ogni generazione ebbe i suoi; e non c’è bisogno di credere che tutti costoro siano stati una persona sola con Lao-tse. Seguaci di tenebrose discipline, vaghi di cose meravigliose, i quali non tengono in pregio che quel che è strano, hanno inventato cotali favole, credendo d’innalzare a’ maggiori onori Lao-tse. Ma in sostanza egli non è che un savio, il quale entrò in possesso della più schietta dottrina del Tao, senza pertanto essere di specie soprumana. Infatti si legge nel Sse-ki, che Lao-tse ebbe un figliuolo chiamato Tsung, il quale servì lo Stato di Wei come generale d’esercito, e che pe’ suoi meriti ebbe in appannaggio la terra di Kia. Il figliuolo di Tsung si chiamò Wang, e il figliuolo di questi, Yen. Il figliuolo del bisnipote di Yen, detto Hsia, ebbe un ufficio sotto gli Han; e il figliuolo di Hsia, nominato Kiai, fu ministro del re di Kiao-si, e poi prese dimora nel reame di Thsi.

«In quanto poi all’esser Lao-tse di stipite divino, possiamo esser certi che solamente i Taosi ignoranti hanno messa fuori siffatta asserzione, col proposito di farne un Dio, adoprandosi che i posteri professassero una tale credenza. Ma non sanno costoro che queste favole tolgon credito perfino all’arte che procaccia i mezzi d’allungar la vita umana?1 e Lao-tse è un uomo


  1. Questo è il principale intento, a cui miravano i Taosi d’allora; e l’alchimia, che dovea procacciare l’elisire dell’immortalità, era l’arte più importante, che essi praticassero. Vedi p. 458.