Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/603

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526 parte seconda

conforme all’antica tradizione giapponese; il restante, è rilevato da’ libri cinesi.

Fuor che l’ultima coppia di Dei, le altre tre furono infeconde: Izanagi e Izanami furono propriamente i procreatori del globo terraqueo. Non solo gli altre Deità, dalle quali procedette la dinastia dei Mikadi che regna tutt’oggi, ma anche le altre creature del mondo, anche le isole e i continenti, furono da loro generati e partoriti, nella stessa guisa che gli uomini generano e partoriscono figliuoli. Izanagi è la potenza virile, lo sposo d’Izanami, madre di tutte le cose.

Questi due Iddìi menarono la loro esistenza per un pezzo insieme con gli altri in mezzo allo spazio. Quando una volta, che eglino erano in sul «Ponte sospeso del Cielo» (Amano uki hashi), osservando di sotto il tenebroso abisso, ebbero in animo di farvi un regno, che fosse come il loro talamo. Allora Izanagi presa la immensa sua lancia, di cui era armato, e che si vuole avesse la forma del Lingam, l’abbassò giù ne’ profondi; e con la punta agitò la superficie del gran mare primitivo. Poi sollevò la poderosa asta; e una gocciola, che cadde dalla cima di quella nel mare, in un tratto divenne un’isola, che fu Onogorojma; la quale si crede sia quella che sta oggi a oriente di Yeshima. Quivi discesi i due Kami, infissero la picca in terra, e fecero un padiglione, che fu la loro reggia.

Dopo alquanto tempo venne loro curiosità di sapere come fosser fatti i lor corpi, e in che stesse la diversità de’ sessi. Ed ecco come, traducendo alla lettera, le Scritture narrano il fatto. — Tunc Izanagi quaesivit ab Izanami: «Corpus tuum quo in modo factum est». Et illa: «Corpus meum crescens crevit, sed locus est qui continuus non crevit». «Corpus meum», inquit Izanagi,