Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/220

Da Wikisource.

— 214 —

nate; e pensavo: è giusto quello che molti affermano che non c’è altra vita, che il paradiso l’inferno e il purgatorio sono in questo mondo.

Il marito balzò a sedere sulla sabbia dove s’era beatamente disteso: le parole e sopratutto l’accento e l’espressione del viso della moglie lo turbavano profondamente. Sulle prime credette ch’ella riponesse un senso nascosto nelle sue parole, un significato che gli ridestava le angosce sopite; ma poi s’accorse che ella parlava senza alludere ad altro che al suo terrore del mare, e tentò nuovamente di calmarla. Ma la sua ridestata pena non si riaddormentava: in fondo era tutta una stessa cosa, l’inquietudine della moglie e la sua.

— È effetto del clima al quale non sei abituata: a molti il mare fa così; ma poi passa. Dei resto fra due settimane o tre al massimo saremo a casa e non se ne parla più.

— Non se ne parla più? E gli anni prossimi? Questa pena bisognerà rinnovarla ogni anno.